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ATMOSFERE Mostra Collettiva Accademia di Belle Arti di Roma


COMUNICATO STAMPA → Si inaugura il 28 Settembre dalle ore 16.00 alle 18.30 e rimarrà aperta fino al 12 Ottobre 2022, la Mostra collettiva degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma dal titolo Atmosfere a cura di Anna Maiorano e Flavia Matitti. La Mostra Atmosfere presenta i lavori di diciannove studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, e un’Opera di Federico Seppi, che generosamente ha accettato di esporre con loro. Il progetto, infatti, trae origine dal workshop Materia Viva, tenuto da Seppi in Accademia nella primavera del 2022, al quale hanno partecipato una quarantina di studenti della Scuola di Decorazione e della Scuola di Cinema, Fotografia, Audiovisivo. Le Opere in esposizione prendono spunto da alcune indicazioni fornite dall’Artista durante il laboratorio: creare una sinergia tra materiali e ambiente, e portare l’atmosfera all’interno del proprio lavoro, cioè far rivivere le sensazioni, le emozioni provate in un luogo particolarmente amato, come per Seppi sono i ghiacciai del Trentino. Gli studenti hanno condotto sperimentazioni sull’ossidazione dei metalli e l’applicazione di foglia argento, oro o rame, e, nell’alterare la superficie dei metalli si sono trasformati in alchimisti. Sapevate, ad esempio, che l’argento si può ossidare con il fegato di zolfo? Il titolo Atmosfere fa dunque riferimento all’aria che provoca l’ossidazione dei metalli, ma in senso figurato allude anche all’atmosfera che si respira in un certo ambiente. I lavori in Mostra, quindi, oltre a mettere in scena il processo metamorfico dell’ossidazione, evocano un luogo reale, sia pur trasfigurato. Raccontano o ritraggono un posto del cuore, lo spirito di un luogo, e talvolta perfino, come direbbe il grande psicologo e filosofo americano James Hillman, restituiscono l’anima dei luoghi. In Mostra opere di Bai Zhijie, Francesco De Luca, Du Xiangxi, Guan Yuanning, Han Yilei, Hu Ao, Pan Gongzheng, Lucia Paparello, Antonia Parente, Irene Porri, Qin Jiawei, Caterina Ruggeri, Shi Tianyu, Tang Qiqi, Veronica Vichi, Wang Yue, Yaxuan Cui, Laura Zawada, Zhang Xiaoming. Accompagna la Mostra un catalo fuori commercio, le singole copie saranno numerate per l’occasione. Si ringraziano dell’Accademia di Belle Arti di Roma il Presidente, Architetto Giuseppe Carmine Soriero, la Direttrice, Professoressa Cecilia Casorati, il Vicedirettore, Professore Ernani Paterra, il Consiglio di Amministrazione, il Consiglio Accademico, la Scuola di Decorazione, coordinata dal Professore Marco Brandizzi, la Scuola di Cinema, Fotografia, Audiovisivo, coordinata dal Professore Luca Valerio, l’Ufficio Stampa, coordinato dal Professore Guglielmo Gigliotti e tutto il personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario per, avere reso possibile la realizzazione del workshop Materia Viva di Federico Seppi, e la Mostra Atmosfere. Un ringraziamento speciale va a Federico Seppi per la generosa partecipazione alla Mostra. Siamo inoltre grate ad Antonia Parente, insostituibile tecnica di laboratorio.  ·

Sede: Aula Colleoni – Accademia di Belle Arti di Roma, Via di Ripetta 222 – Roma

Orari: dal Lunedì al Venerdì, dalle 11.00 alle 18.00.

Ufficio Stampa dell’Accademia di Belle Arti di Roma

Coordinamento: Professore Guglielmo Gigliotti    g.gigliotti@abaroma.it 

Collaborazione: Martina Macchia, Chiara Picco, Marianna Pontillo  comunicazione@abaroma.it

 


per gli Artisti partecipanti, qualora interessati alla pubblicazione nell’articolo dell’Opera esposta in Mostra, possono inviare l’immagine con la relativa didascalia a eventi@federazioneartisti.it


 

Federico Seppi  Atmofere è una Mostra collettiva che prende spunto da un’idea: quella che l’Opera d’Arte possa essere considerata un sistema in relazione con il proprio ambiente. Evento conclusivo di una serie di incontri di orientamento, la mostra raccoglie sperimentazioni sull’ossidazione dei metalli e l’applicazione di foglia argento, oro o rame. Tramite il processo di ossidazione si dà seguito ad una variazione nella composizione chimico-fisica del metallo per cui la radicale relazionalità tra materiale e ambiente si visualizza secondo cromie variabili date dalla trasmissione di energia. Similmente, la foglia argento, per i suoi modi di ritrarre la luce – una rifrazione che rende la luce plumbea, che la tinge per osmosi dei colori che l’attorniano, che la varia tra imbruniture e albori – esplicita quella simbiosi tra materia e ambiente, che confluisce in un’ibridazione reciproca. Queste tecniche rendono l’opera simile ad un artificio organico Ie cui sembianze si alterano secondo sembianze transitorie scolpite da temperatura, umidità e luce. Da questo punto di vista, i materiali che compongono l’opera ne muovono la forma, ne influenzano le cromie, la riportano nello scorrere del tempo.                                                                          

 

Anna Maiorano e Flavia Matitti  La Mostra Atmosfere presenta i lavori di diciannove studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, e un’opera di Federico Seppi (Trento 1990), che generosamente ha accettato di esporre con loro. Il titolo dato alla mostra fa riferimento all’aria che provoca l’ossidazione dei metalli, ma in senso figurato richiama anche l’aria, l’atmosfera appunto, che si respira in un certo ambiente. I lavori esposti seguono un’indicazione fornita da Seppi durante il suo workshop intitolato Materia Viva, tenuto in Accademia nel corso di quattro incontri di cinque ore ciascuno (8-9 marzo e 10-11 maggio 2022) al quale hanno partecipato una quarantina di studenti della Scuola di Decorazione e della Scuola di Cinema, Fotografia, Audiovisivo. I lavori in mostra sono dunque il frutto di un’accurata selezione. Gli studenti hanno lavorato con i metalli, in particolare rame, argento, alluminio, ferro e ottone, imparando varie tecniche per velocizzare il processo di ossidazione o per rallentarlo. E nell’alterare la superficie dei metalli si sono trasformati in alchimisti. Sapevate, ad esempio, che l’argento si può ossidare con il «fegato di zolfo»? Il metallo è un materiale estremamente vivo, che interagisce con l’atmosfera. L’indicazione data da Seppi agli studenti durante il workshop è stata quella di portare l’atmosfera all’interno del proprio lavoro. Per gli scienziati la creatività è il legame tra ciò che si ha in mente è la capacità di riuscire a realizzarlo. Lo stesso, secondo Seppi, vale anche per l’artista visivo. «È quello che dovete fare anche voi – diceva spronandoli – far rivivere la sensazione che avete vissuto in un determinato momento, in un luogo che vi è particolarmente caro, come per me lo sono i ghiacciai del Trentino». I lavori in mostra, perciò, evocano un luogo reale, sia pur trasfigurato. Raccontano o ritraggono un posto del cuore, lo spirito di un luogo, talvolta perfino, come direbbe il grande psicologo e filosofo americano James Hillman, l’anima dei luoghi. Le opere in mostra mettono quindi in scena non solo il processo metamorfico dell’ossidazione, ma restituiscono anche l’atmosfera tipica di un determinato luogo, le sensazioni vissute in un ambiente «animato», in grado cioè di emozionare, di far stare bene, indipendentemente dal fatto che faccia parte della natura o di un contesto urbano.                                                           


 

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